Il mercato della pubblicità in Italia

Il numero delle agenzie pubblicitarie in Italia è in calo, ma la qualità dell’offerta è in crescita

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Un calo del numero di agenzie

Secondo un censimento effettuato nel 2023 dal Premio Agorà, il numero delle agenzie pubblicitarie in Italia è diminuito di circa 2.400 unità rispetto al 2022. Delle 20.600 agenzie censite, solo 16.000 hanno un sito web. Dall’analisi dei siti si è visto che la stragrande maggioranza delle strutture non ha i requisiti per essere definite agenzie pubblicitarie, ma potrebbero far parte dell’indotto.

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Una selezione più rigida

Alla luce di questi dati, è possibile ipotizzare che il settore della pubblicità in Italia sia in fase di consolidamento. Le agenzie che sono riuscite a sopravvivere a questa fase di riorganizzazione sono quelle che hanno dimostrato di essere in grado di offrire servizi di qualità e di soddisfare le esigenze dei clienti.

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Un rapporto sempre più complesso con le aziende committenti

Un altro aspetto interessante da considerare è il rapporto tra agenzie pubblicitarie e aziende committenti. Nel 2023, solo il 10% delle agenzie lavora esclusivamente per aziende committenti. Il restante 90%, invece, opera in modo articolato, fornendo servizi a terze parti o a piccole e medie imprese.

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Un rischio per le aziende

Questa situazione potrebbe rappresentare un rischio per le aziende clienti, che si trovano a dover scegliere tra un’ampia gamma di agenzie, non tutte affidabili. In assenza di un albo professionale e di una regolamentazione specifica, è difficile per le imprese valutare la qualità dei servizi offerti dalle diverse agenzie.

Il settore della pubblicità in Italia è in continua evoluzione, sia in termini di struttura che di offerta. Le aziende committenti si trovano a dover scegliere con cautela in una giungla di servizi e operatori poco professionali.

Per questo motivo, è importante che le agenzie investano nella qualità dell’offerta e nella trasparenza dei propri servizi.

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